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Bene, il dado è tratto! Domenica 13 Novembre l’assemblea mi ha nominato Segretario Politico del Circolo di Rho. Avverto questo ruolo come entusiasmante, ma anche denso di preoccupazioni o meglio dire criticità. Avrò la possibilità di operare in questo circolo a fianco persone anch’esse entusiaste, con un forte senso di comunità e dalle quali sono certo potrò avere tutta la loro collaborazione. Dall’altro sento la responsabilità dell’eredità lasciata da Paolo Oltolina. In 5 anni ha messo molta benzina e cura nella macchina del circolo. Un lavoro profondo, ricco di idee e di iniziative, con attenti rapporti interpersonali, e di questo non posso che ringraziarlo anche a nome di tutti noi. Non nascondiamocelo, i mesi che arriveranno saranno tutt’altro che semplici.

Le crisi internazionali, sia la guerra vicina a noi, sia quella Cina-Taiwan, più lontana, ma non per questo meno pericolosa, sono sempre sull’orlo di escalation più drammatiche in quanto nelle mani di governi non democratici. Il duro confronto che ci aspetta con il nuovo governo Meloni. Un confronto che inizialmente avevamo definito attento, critico e senza pregiudizi ma che, alle prime prove dei fatti ed in attesa di quelle di natura economica, è stato travolto da sconsiderate scelte di politica sociale e migratoria.

Un governo che porta con sé una deriva culturale che interroga il PD. Il Congresso Nazionale, sarà l’occasione per dare risposte adeguate: l’aggiornamento dei valori fondanti, una visione dell’Italia per i prossimi 10 anni ed una classe dirigente in grado di sostenerlo. Molti parlano di una rifondazione del partito, di mancanza di idee, di mancanza di contatto con la gente. Certo c’è tanto lavoro dare fare e lo faremo come sempre insieme, come comunità, ma non dimentichiamo il cammino fatto finora e a quel “miracolo” che ha portato alla fondazione del Partito Democratico. Una realtà che, nel suo momento di crisi come quello attuale, è ancora capace di avere il 20% di preferenze ed essere ancora il secondo partito nazionale. Non penso che ci manchino le idee. Basta leggere (ed è un peccato che in pochi l’abbiano fatto) il programma elettorale di quest’anno: 35 pagine con 39 temi affrontati anche con proposte molto concrete. Forse mancavano le “bandierine” da usare nei social e talk show. Così come non credo ci manchi il contatto con la gente.

Penso che proprio che quel 20% di preferenze sia dovuto in gran parte a chi ha conosciuto l’operatività delle nostre amministrazioni locali e le attività di quelle personali, del nostro circolo così come quelle di tanti altri circoli! Quindi ritorno all’inizio. La macchina del circolo di Rho è ben rifornita e avviata. Il compito di noi tutti, insieme, è quella di portarla ancora più avanti e per dirla con Paolo, “sempre più avanti”. Buon lavoro a tutti noi! Nella macchina del circolo e ora che la macchina è ben avviata dobbiamo portarla sempre più avanti e … sempre più in alto.Bene, il dado è tratto! Domenica 13 Novembre l’assemblea mi ha nominato Segretario Politico del Circolo di Rho. Avverto questo ruolo come entusiasmante, ma anche denso di preoccupazioni o meglio dire criticità. Avrò la possibilità di operare in questo circolo a fianco persone anch’esse entusiaste, con un forte senso di comunità e dalle quali sono certo potrò avere tutta la loro collaborazione.

Dall’altro sento la responsabilità dell’eredità lasciata da Paolo Oltolina. In 5 anni ha messo molta benzina e cura nella macchina del circolo. Un lavoro profondo, ricco di idee e di iniziative, con attenti rapporti interpersonali, e di questo non posso che ringraziarlo anche a nome di tutti noi. Non nascondiamocelo, i mesi che arriveranno saranno tutt’altro che semplici. Le crisi internazionali, sia la guerra vicina a noi, sia quella Cina-Taiwan, più lontana, ma non per questo meno pericolosa, sono sempre sull’orlo di escalation più drammatiche in quanto nelle mani di governi non democratici. Il duro confronto che ci aspetta con il nuovo governo Meloni. Un confronto che inizialmente avevamo definito attento, critico e senza pregiudizi ma che, alle prime prove dei fatti ed in attesa di quelle di natura economica, è stato travolto da sconsiderate scelte di politica sociale e migratoria. Un governo che porta con sé una deriva culturale che interroga il PD. Il Congresso Nazionale, sarà l’occasione per dare risposte adeguate: l’aggiornamento dei valori fondanti, una visione dell’Italia per i prossimi 10 anni ed una classe dirigente in grado di sostenerlo. Molti parlano di una rifondazione del partito, di mancanza di idee, di mancanza di contatto con la gente. Certo c’è tanto lavoro dare fare e lo faremo come sempre insieme, come comunità, ma non dimentichiamo il cammino fatto finora e a quel “miracolo” che ha portato alla fondazione del Partito Democratico. Una realtà che, nel suo momento di crisi come quello attuale, è ancora capace di avere il 20% di preferenze ed essere ancora il secondo partito nazionale. Non penso che ci manchino le idee. Basta leggere (ed è un peccato che in pochi l’abbiano fatto) il programma elettorale di quest’anno: 35 pagine con 39 temi affrontati anche con proposte molto concrete. Forse mancavano le “bandierine” da usare nei social e talk show. Così come non credo ci manchi il contatto con la gente. Penso che proprio che quel 20% di preferenze sia dovuto in gran parte a chi ha conosciuto l’operatività delle nostre amministrazioni locali e le attività di quelle personali, del nostro circolo così come quelle di tanti altri circoli!

Quindi ritorno all’inizio. La macchina del circolo di Rho è ben rifornita e avviata. Il compito di noi tutti, insieme, è quella di portarla ancora più avanti e per dirla con Paolo, “sempre più avanti”. Buon lavoro a tutti noi!

Nella macchina del circolo e ora che la macchina è ben avviata dobbiamo portarla sempre più avanti e … sempre più in alto.

Annibale PennettaSegretario PD Rho
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