“Dalla Loro parte” è il titolo del libro edito da Homeless Book, per la collana “Storie positive”. “Loro” sono le lavoratrici e i lavoratori, le persone in condizione di fragilità, di cui mi sono occupata in oltre 40 anni di attività sindacale. Come si suol dire, la mia è una generazione che ha “cominciato presto”: sono nata a Milano nel ‘57, adolescente agli esordi del ‘68. Il primo comizio (e il primo lavoro estivo, litigando pesantemente con mia madre ovviamente contraria) a 13 anni, perché a scuola non funzionavano i caloriferi. Le lotte studentesche, le attività sociali in quartiere, Quarto Oggiaro, dalla cattiva nomea ma dalla grande umanità. Le stragi fasciste, i primi omicidi delle Brigate Rosse. Il lavoro terminata la maturità, l’incontro con il sindacato, impegnarmi ed essere eletta delegata era naturale! E dopo pochi anni, nel 1980, eccomi sindacalista a tempo pieno, prima nella categoria del commercio, e poi al mitico CUZ San Siro – Rho, nella Cisl. Tanti anni poi ad occuparmi di pari opportunità e politiche di genere, di mercato del lavoro e crisi aziendali, di Europa e cooperazione internazionale. Per poi concludere la mia attività – ma “la passione non passa” – come segretaria generale nel territorio Brianza Lecco. Nel libro anche alcuni racconti di “avventure” o aneddoti: la scoperta dell’assassinio di Moro ad Amman, un viaggio in aereo con le galline in Perù, le bolle di sapone a Franco Marini durante un’assemblea nazionale delle donne, un treno sbagliato finendo a Roma anziché a Milano. Ho avuto molto dalla vita, come ho detto nel discorso di “commiato” quando un anno e mezzo fa sono andata in pensione: la fortuna di fare un lavoro che ami è un “privilegio” impagabile.Una volta, in un incontro con degli studenti, uno mi chiese “cosa consiglieresti a noi giovani, tu che hai iniziato così presto ad occuparti di quel che ti succedeva intorno?”. Ho risposto solo “non voltarti mai dall’altra parte”. La mia è una generazione che è partita pensando di cambiare il mondo: nel sociale e nel sindacato, nella dimensione collettiva, ho trovato uno strumento per cercare almeno di migliorarlo. Tutti i proventi del libro sono devoluti ad un progetto realizzato in Perù da Iscos (Istituto Sindacale di Cooperazione allo Sviluppo), in collaborazione con l’operazione Mato Grosso.
”
Rita Pavan